Un papà poeta accoglie sua figlia con due componimenti che diventano universali come lo è solo la migliore poesia, perché, come scrive Marco, “La vita serve solo alla vita”. Con ogni parto rinascono persone che si credevano già adulte, in questa continua ricreazione del mondo che sfugge a ogni logica e a ogni predeterminazione. Ogni vita contiene moltitudini. Di attimi, di incontri, di sospiri, nettate da ogni incomprensione sono tutte già in potenza in quel primo respiro che ci accoglie.
Numero speciale quello che state per leggere, speciale come lo è ogni nuova vita che arriva. In un solo istante i lunghi mesi della gravidanza sfumano nell’indistinto e in quei pochi secondi in cui l’ostetrica ci ha messo in braccio il frutto del nostro amore, nulla sarà più come prima.
Festeggiamo quindi l’arrivo della nuova piccolina che ha la fortuna di avere due genitori come il nostro Marco Bisanti e sua moglie Lucia. Benvenuta piccola!
Come scriveva nello scorso numero il nostro prof, l’amore non si divide. Si moltiplica “in una meravigliosa e inaspettata serie di possibilità, associazioni e consonanze”!
Padri_e lettere
di Marco Bisanti
La vita serve solo alla vita,
amato resto inutile
del mondo. Il fiume
rompe le acque e i ponti,
nessun architrave
può vincere contro il cielo.
L'isola è una nave,
le lance di salvataggio
strillano alla luce
nei primi respiri della carne,
e rinascono persone
che pure erano già adulte.
L'isola dice a tutti
”Benvenuti sulla terra”
ma dalla terra continua
a tenersi distaccata
dove è più chiaro
cos’è vita e cosa è il resto.
I bambini nascono tutti
su un'isola
in mezzo al fiume
davanti al ponte dei morti
che collega
il nulla al nulla ed è
sempre deserto, vuoto
- l'acqua gli scorre
sotto ma lui non serve
a niente: osserva
i nuovi arrivati
cavalcare la luce
impertinenti e crudeli,
al sicuro dai modi assurdi
che li porteranno
un giorno a considerare
le due sponde
credendo che il ponte
serva davvero
a qualcosa e qualcuno.
Instazak
testi e disegni di Marco Marincola
Non si smette mai di imparare
di Alessandro Buttitta
Venerdì sera, Agnese ha manifestato il desiderio di dormire una notte dai miei genitori. Io e Margherita abbiamo accettato di buon grado, prendendo così una serata tutta per noi. L'indomani, con calma, siamo tornati a prendere la bimba a casa dei nonni. Una volta arrivati, dopo baci e abbracci, ho notato subito sul divano la confezione e le schede del Sapientino, un gioco che spesso ha accompagnato i miei pomeriggi quando ero bambino.
Colto subito il mio sguardo meravigliato, mio padre mi ha fatto notare come moltissime associazioni del gioco siano ormai anacronistiche per una bimba nata nel 2018. Si vedano, a titolo esemplificativo, la cornetta per il telefono, l'antenna per il televisore, il rullino per la macchina fotografica. Mia madre aggiungeva, con un certo orgoglio, che per Agnese non è stato un problema trovare le connessioni tra i vari oggetti. Un po' per memoria personale, un po' per intuito, è riuscita a risolvere tutto senza intoppi.
Tralascio qui il discorso generazionale al quale sono abituato. I miei alunni, a scuola, sono tutti nati dopo il 2010
Mi piace restituirvi una suggestione: il Sapientino che lega me e Agnese come i fili del gioco in una meravigliosa e inaspettata serie di possibilità, associazioni e consonanze.
Riceviamo e segnaliamo questo progetto pilota
➡ Il potere della cura nelle organizzazioni
Dedicato a HR ed esperti di capitale umano per riflettere sul tema della genitorialità nelle organizzazioni attraverso le lenti della leadership adattiva. Il progetto nasce dall’incontro tra la visione di Sonia Malaspina e Marialaura Agosta, autrici de “Il Congedo originale: come trasformare le organizzazioni con il potere della cura” (Roi, 2023) e l’esperienza formativa dell’Adriano Olivetti Leadership Institute. È gratuito. ↪ tutte le info qui
Numero massimo di partecipanti: 25
Quando: 13 e 14 Novembre 2023
Chiusura iscrizioni: 6 Novembre 2023
Luogo: Milano - Via Carlo Farini, 41 presso il learning center di Danone SpA